Bimbo marchiato dal demonio. – The Guardian si accanisce contro The Sun


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The Sun pubblica in prima pagina la foto di un bambino di 4 anni con il marchio del demonio sulla pancia, la testata The Guardian punta il dito sull’irresponsabilità editoriale. 

Una macabra storia, dove il protagonista, un bimbo di appena 4 anni, si ritrova con il marchio del demonio sulla pancia e dove i genitori non ne conoscono la provenienza, viene raccontata sul quotidiano britannico, di proprietà di Rupert Murdoch, The Sun, che ne risalta l’immagine in copertina priva di coperture pixellate. Il quotidiano liberale e indipendente The Guardian si indigna per la cruda immagine e apre un inchiesta. Viene raccolta la voce della parlamentare conservatrice Sarah Wollaston che dichiara: “Si tratta di una prima pagina totalmente scandalosa e l’immagine del bambino è totalmente inappropriata sotto ogni punto di vista, questo dimostra irresponsabilità e insensibilità. Quale giustificazione può esserci ad aver pubblicato il viso del bambino e dichiararlo marchiato dal demonio? E’ il pezzo di giornalismo più irresponsabile che abbia mai visto negli ultimi anni.”

La madre del bambino, dapprima sospettata di aver ricevuto denaro per l’articolo afferma: “Mi spaventa vedere questo marchio nel corpo di mio figlio, qualcosa o qualcuno deve averglielo fatto questo marchio e noi non ci sappiamo spiegare come”.

Il parlamentare laburista Tom Watson, twitta al suo avversario Murdoch : “”Non ti imbarazza quello che è successo rupertmurdoch? per favore risolvi.”

Il portavoce del The Sun, racconta al The Guardian che la storia non è di fantasia ma viene raccontata dai genitori del bambino e aggiunge: “Abbiamo tentato di trattare la notizia con le più assolute cautele e non è un caso il collegamento del bambino con l’occulto. La famiglia si è presentata da noi, non è stata pagata per la storia e noi non l’abbiamo espansa ne tantomeno arricchita. E’ stata oggetto di discussione anche per noi in redazione.”

Evan Harris, membro della campagna Hacked Off dichiara irresponsabilità da parte dell’editoria che ha infranto il codice di rispetto e trasparenza in cui doveva preoccuparsi di pixellare almeno la faccia del bambino. “Il bambino ha diritto alla sua privacy e non deve rischiare di diventare vittima di scherno e bullismo. Anche se i genitori hanno acconsentito la divulgazione dell’immagine e legalmente il The Sun è legalmente tutelato, sono stati calpestati i diritti umani e di privacy. The Sun doveva almeno pixellare il viso del bambino”.

Martino Serra

Source: The Guardian 30/07/14

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Scrivo di getto e non rileggo.
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