Vietato giocare a palla – allora ci droghiamo.


 

ImmagineVivo a Londra da circa nove mesi ed in realtà di Genova, la città in cui ho vissuto quasi quarantanni della mia vita, in tutto questo tempo me ne sono informato ben poco, nonostante blog, post e articoli di ogni genere possano costantemente tenermi informato. Forse perchè sono molto impegnato a capire come funziona questa città, che in nove mesi non è stato facile e ancora ci sono al lavoro. Nonostante nella mia vita non abbia mai preso parte a parti politiche, (sono cresciuto in una diffidenza politica che non mi hai mai dimostrato coerenza da nessuna delle parti, per questo mi ritengo non anarchico ma apolitico) la notizia dello sgombero del centro sociale Buridda di Via Bertani mi ha colpito davvero tanto. Mi ha colpito il fatto che un sindaco dalle presunzioni politiche rosse, si nasconda come un bambino dietro i “non ne sapevo nulla” piuttosto che essere coerente e raccontarci la verità. Una verità che uscirà perchè i cittadini genovesi si erano guadagnati uno spazio che è stato sfruttato nelle piu sane e genuine intenzioni, uno spazio che per anni ha saputo integrare ogni tipo di attività socio-culturale, uno spazio che nella maggiore delle ipotesi da questo momento servirà solamente a fare cassa per un interesse di vendita o affitto, un interesse che come tutte le iniziative alla “genovese” non porterà ad alcun risultato, magari restando abbandonato per anni o nella eventuale delle ipotesi lo vedremo rifiorire come casa di riposo finanziata da aziende farmaceutiche.

Ma i giovani che avevano uno spazio dove proporre idee, collaborare, socializzare, creare eventi a costo zero, cosa faranno adesso?

A me tutto questo fa venire solo in mente la famosa immagine del “Vietato giocare alla palla” dove il più grande dei geni ha saputo trovarne una risposta con un pennarello: “Allora ci droghiamo”.

 

Martino Serra

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Scrivo di getto e non rileggo.
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